lunedì 28 gennaio 2013

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Insomma, a parte le varie depressioni, il lavoro che non si trova, i capelli che sembrano quelli di Astro Boy, cinque fottutissimi chili ripresi da questa estate, neuroni in sciopero, intelligenza latente e Amanda che si sta conformando al mio essere senza oscurarlo come ha fatto qualche anno fa, direi che tutto procede linearmente. Staticamente. Ora devo solo trovare il coraggio di rimettere le mani sulla mia vita, ci sono riuscita in maniere estemporanea, ho fatto le prove generali e ora devo riportare tutto in bella copia, o nella vita vera, fate un po voi. Devo far capire al cervello che non si può vivere come nelle canzoni che tanto mi fanno viaggiare, un po come dicevano gli Oasis "Please don't put your life in the hand of a Rock and Roll band" (cosa che io ovviamente ho fatto e continuo a fare). Il fatto è che si deve crescere, si deve andare avanti, insomma arrivati a una certa età una si ritrova circondata da amici sposati, conviventi, alcuni genitori, certi altri hanno addirittura provato e trovato l'utopia del lavoro che sognavi. Poi c'è la categoria di quelli che "espatrio e ve lo metto in quel posto a tutti perché sono piuffigo" e mi tocca anche ammettere che avevano ragione! Insieme abbiamo intrapreso la strada del "dai, cambiamo il mondo, siamo ciòvani", poi al bivio tra le strade "cosi si deve fare" e "stocazzo io sono anarchica, giovane e intelligente" hanno preso la prima e io la seconda e col sorrisetto li guardavo dall'alto delle mie rock band, dei miei libri, i miei concerti, le mie filosofie, i miei blog, i miei esami sporadici e lo snobbismo di chi pensa di tenere il mondo per il collo. Poi loro si sono laureati, hanno trovato lavoro, hanno soldi, soddisfazioni e casa dove rientrare e tenere l'alcol per le grandi occasioni, un letto da condividere, l'anarchia di lasciare le tazze della colazione nel lavandino e quella di possedere una libreria al posto del frigorifero. Io vivo coi miei, non ho un lavoro perché non ho ancora una laurea, ho 29 anni e una camera da adolescente gotico-hippy, posseggo molti libri (anarchicamente) stipati in una libreria con enciclopedia non aggiornata, devo (ahimé giustamente) rendere conto dei miei spostamenti durante la giornata, rendere conto al mio portafogli se voglio fare qualsiasi cosa e soprattutto sono diventata PIGRA! Ma tutto questo deve cambiare miei cari. Si può essere intelligenti anche da adulti, giusto? Si può ascoltare buona musica, leggere buoni libri, affrontare la vita con snobbismo e intelligenza, non posso dire la stessa cosa dell'alcol perché gente, posso assicurarvi che lo si regge diversamente. Credo si possa ancora sognare e filosofeggiare, ho addirittura riscontrato di saper fare ancora dei discorsi degni della me passata e ti puoi permettere di dire a un ventenne "corri corri che tanto non si va da nessuna parte".

In breve si deve entrare nell'ottica della speranza nel futuro. Si accettano suggerimenti.