venerdì 9 marzo 2012

Sogni d' Irlanda



Immaginate... Il vento, l'odore di sale, il rumore del mare e quella stradina minuscola che ti porta al paese dove puoi comprare il minimo indispensabile che ti occorre per la sopravvivenza, gli ortaggi di Hanna, suo marito Irvin  li coglie direttamente dall'orto dietro casa, il latte, la focaccia e la zuppa dalla signora Doyle, le pile presso l'emporio di Mr O'Ryan e ovviamente la capatina settimanale nella libreria di Sarah, siamo grandi amiche io e lei, mi informa sempre delle novita, di quanto sia bello quel libro piuttosto che un altro, e mi racconta come procede la stesura dei suoi racconti sugli elfi e le fate dei boschi, una addirittura ha il mio nome perche io sono pursempre Silvia, e il mio nome vuol dire colei che vive nei boschi, selvaggia... Mi piace stare qui, mi ci sono trasferita dopo la mia laurea, insieme al mio compagno, eravamo squattrinati e senza meta, ma con due punti ben saldi in testa: noi 2 e l'irlanda. Lui era e tutt'ora è un ottimo pizzaiolo, sta li nel suo locale quel locale che in Italia non è riuscito ad aprire e che qui lo fa sentire realizzato, io che mi divido tra lui e il nostro cottage, la nostra vita e la mia Berta, la mia macchina da scrivere, posizionata sulla scrivania trovate in quella fiera dell'antiquariato insieme al tavolo rustico e alla libreria... sono li, nella mansarda, poste di fronte alla finestra che da sulla scogliera, perche il mare mi ispira, mi riempie la testa di idee crea storie e la Berta le trasforma in parole a ritmo di battute, tatac tatac tatac... e ecco che la sirena salva il marinaio, l'elfa incanta l'uomo e la studentessa di provincia realizza il suo sogno. Tutto è autentico qui, gli odori, i sapori e le sensazioni si rafforzano, un bacio è piu profondo, un sorriso è più vero e la vita, che è piu semplice, dona soddisfazioni ancora piu grandi.

Sarebbe bello...