venerdì 24 febbraio 2012

crea nuovo post.

E' una cosa strana in effetti. Arrivare a 28 anni e ragionare sui propri trascorsi. Solitamente ti vengono in mente tutte quelle risate al liceo, le estati con gli amici al mare, gli amori e i progetti di vita dei quali discutevi con le amiche... Saremmo state tutte donne d'affari, una nella moda, una nella scrittura e un'altra sarebbe stata un'hostess o una traduttrice... Insomma l'importante era viaggiare, conoscere gente nuova, incontrarci una volta ogni tanto nelle nostre nuove città (io ero sempre ubicata a Parigi) per passare un week end insieme, andare a teatro a ai concerti delle nostre band rock preferite e nel frattempo fare un aperitivo nella City. oh non dimentichiamo New York, che con la nostra amica hostess-traduttrice sarebbe diventata una meta facilissima da raggiungere... Tre cosmopolite.Il bello di quel periodo era l'incoscienza di pensare che tutto il mondo era nelle nostre mani (noi che su internet cercavamo i testi delle canzoni e chattavamo -tra di noi poi- su c6). Noi eravamo realmente proiettate in quel mondo di aeroporti, cosmetici, tailleur di Chanel e Manolo Blahnik ai piedi.. Eravamo tre liceali con la testa piena di sogni.

A parte il fatto che siamo ancora in Italia, che nessuna di noi tre è divantata ciò che sperava e che stiamo sempre dietro all'amore e agli uomini dai quali pretendiamo sempre troppo, alle scarpe e ai vestiti, siamo ancora insieme, siamo una sorta di Sex & the City senza l'avvocato ma di provincia.

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