giovedì 12 aprile 2012

Vorrei ma non posso.

Che sia diventata una nerd è appurato. passo il mio trempo tra twitter, facebook, youtube e libri, quando  non sono la commessina perfetta che soddisfa ogni tua richiesta (sissignora è una 42 sballata). Mai ovviamente che sia il famoso libro di spagnolo o la famigerata tesi ad essere presi in considerazione, mai una volta oh, poveracci e cretina me. Comunque tutto questo preambolo è per dirvi che l'altro giorno mentre leggevo uno dei tanti blog che seguo (e che amo infinitamente provando un po di sana invidia per le genialate che inventate) sbatatam ti capito sul post piu cattivo e vero che potessi trovare. Un pugno nello stomaco mi avrebbe fatto meno male, ma era pura verità e mentre annuivo trovandomi in estremo accordo con cio che leggevo, mi sentivo ferita. Si parlava di quanto studiare Lettere ti rovinasse il piacere della lettura fine a se stesso. Io non sono una studentessa di lettere ma di lingue, di letterature ne ho approfondite parecchie, di libri "veri" ne ho letti a go go, quanti libri dimmerda ho letto neanche me lo ricordo, ma il punto non era questo. Lo tsunami di incazzatura della blogger (dio mio come aveva ragione) era che tutti quelli che si aprono un blog lo fanno perche credono di avere un talento, nella scrittura, nella fotografia, nel raccontare vaiggi ecc.. quando nella la maggior parte dei casi ti trovi a leggere, guardare o immaginare cose di cui non sanno nulla o non che tu non riesci a capire perche chi te le propone non sa spiegarle.

Perché dovrei sentirmi presa in causa leggendo ciò? Ovvio, perche inseguo un sogno da quando sono bambina: trasformare in qualcosa di concreto tutto quello che mi gira per la testa, tutte le immagini, tutti i discorsi, le forme e le storie che Gino (ilmio cervello) immagazzina nell'arco della giornata. E NON. CI SONO. MAI. RIUSCITA. Ovvero forse si ma non ho mai eccelso nello spiegarmi a parole scritte (senza l'ausilio di gesti, disegni e quant'altro), non sono mai stata brava nelle fotografie, non parliamo poi della pittura, scultura e qualsiasi cosa riguardi il disegno, ho addirittura una calligrafia pessima!

Insomma lei (la blogger) aveva ragione. Aveva personalmente colpito nel segno in 2 modi:
1- Studiare qualsiasi cosa abbia a che fare con segni grafici, racconti autori ecc fa in modo che qualsiasi cosa tu legga o ascolti stai pur sicuro che ne trarrai un giudizio tecnico -per quanto lo possa essere- e ti sentirai in dovere di dire: quasto libro è scritto male o meno e via discorrendo (per lo meno quaesto è quello che il post mi ha trasmesso)

2- Non avete talento. non ricordo se le parole fossero esattemente queste ma il senso era palesemente quello. Io personalmente so di non essere questa grande penna e mi rendo conto che in giro ci sono tantissime capre che si ritengono Hugo ma è vero che se uno ci crede e non tange agli altri perche non farlo? Alla fine è un po la mia situazione: vorrei, posso perhe internet mi permette questo e altro, ma cazzo mi manca la scintilla, oppure l'ortografia o la grammatica.

Ma come si fa a giudicare se qualcosa sia bello o meno? A parere mio dalle sensazioni: personalmente ho letto libri scritti tipo harmony e che raccontavano storie scontatissime, ho altresì viaggiato con Verne e pianto con le sorelle Brontë, ho immaginato situazioni con Balzac e filosofeggiato con Platone e tutti, sia i libretti che i libroni mi hanno lasciato qualcosa, un po come ogni cosa che leggo sui blog, ogni cosa che voi postate, sia che siano risate, minchiate o capolavori letterari io attingo da esse, mi faccio un esame di coscienza o la mia autostima si alza. In ogni caso mi resta qualcosa.

Ora, il talento non ce l'ho ma la favella non mi manca. e questo sarà l'ennesimo post a restare a commenti 0.

Nessun commento:

Posta un commento