lunedì 10 settembre 2012

Punto e a capo

Intervalli Regolari.
Ritorno alla vita.
Un week end provvidenziale.
Frasi rubate.
Orecchie da mercante.
Sta scattando l'ora X.
Mojito!!!

Tentativi fallimentari di riorganizzazione psicologico-letteraria. La botta di vita, lo spronamento alla vita, l'abbandono (fittizio?) dell'accidia sentimentale, lavorativa e sociale. Il ritorno al sorriso e il vento tra i capelli. Avevo dimenticato quanto fosse divertente e gratificante il complimento di un uomo e la stima dei genitori, quanto fosse importante l'abbraccio di un'amica o quanto potesse essere amabile rimanere sospesa in acqua e farsi cullare dalle onde. 

A un certo punto Lei scorse un prato, dapprima il suo sguardo fu rapito dalla recinsione, una rete alta apparentemente insormontabile, le sembrava impossibile raggiungere quella meraviglia. Poteva sentire l'odore delle spighe di grano riscaldate dal sole, il profumo della lavanda e riusciva a percepire perfettamente la sensazione di tranquillità che dava il profumo di terra bagnata dalla rugiada del mattino. Ma la rete... quella orribile e interminabile recinzione che la separava da tutta quella meraviglia "la voglio. si disse. Voglio quei profumi, quei colori, quella Vita..." e cosi iniziò a camminare intorno alla barriera, la sfiorava con la mano cercando un punto debole, voleva, doveva entrare in quel giardino. Sentiva le parole di sua madre nella testa che continuavano a ripetere "la perseveranza è la dote della vita, se vuoi una cosa devi fare di tutto per ottenerla, un rimorso è piu doloroso di un rimpianto" e Lei perseverava, cercava disperatamente il punto debole del suo ostacolo e lo trovò. Una piccola crepa, un anello mancante, una falla quasi impercettibile.. una spaccatura che le permise di entrare. Una volta dentro tutti i suoi perché si affievolirono. Tolse le scarpe e permise alla terra umida di baciarle i piedi, alle spighe di grano di carezzarle i fianchi, ai papaveri di solleticarle i palmi delle mani e alle lavande di abbracciarla. Respirava, catturava a pieni polmoni tutti i profumi che poteva, li teneva un po dentro di se e poi li ridonava al vento... liberi... Dio come amava trovarsi li, sdraiarsi e accoccolarsi in quel paradiso, ascoltare i suoni della natura e sentirsi finalmente in Pace..

Sono testarda. Lunatica. Piena di vita. Amorfa. Sono un mix. Sono un prato di campagna.

Di notte, il momento più buio è quello immediatamente precedente al sorgere del sole. 

La Sciby.

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